398 del 15.09.2016

Studi di settore. Nuova metodologia. Commissione degli Esperti del 07.09.2016.
Presentato il nuovo indicatore, “Indice di affidabilità/compliance”, che consentirà il superamento degli studi di settore.
Il 7 settembre 2016, si è tenuta presso la SOSE una riunione della Commissione degli Esperti per gli studi di settore durante la quale sono state presentate, da parte di SOSE e dell’Agenzia delle Entrate, ad Associazioni di Categoria ed Ordini Professionali, una serie di proposte di innovazione metodologica degli studi sulla base dell’indirizzo espresso dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Il nuovo strumento, in via di sperimentazione, accoglie le proposte di riforma degli studi di settore presentate al Governo dalla Confederazione, congiuntamente alle altre Organizzazioni di “R.ETE. Imprese Italia”.
Il nuovo indicatore, definito “Indice di affidabilità/compliance”, consentirà il superamento degli studi di settore e l’abbandono del loro utilizzo come strumento di accertamento presuntivo, verrà messo a punto con gradualità. In estrema sintesi, l’indicatore di compliance sarà un dato sintetico che fornirà, su scala da 1 a 10, il grado di affidabilità del contribuente. Se il contribuente raggiungerà un grado elevato avrà accesso al regime premiale che prevede, oggi, l’esclusione da alcuni tipi di accertamento ed una riduzione del periodo di accertabilità. Il nuovo indicatore sarà articolato in base all’attività economica svolta in maniera prevalente, con la previsione di specificità per ogni attività o gruppo di attività. Esso verrà costruito sulla base di una metodologia statistico-economica innovativa che prende in considerazione molteplici elementi:

  • gli indicatori di normalità economica (finora utilizzati per la stima dei ricavi) diventeranno indicatori per il calcolo del livello di affidabilità;
  • invece dei soli ricavi saranno stimati anche il valore aggiunto e il reddito d’impresa;
  • il modello di regressione sarà basato su dati panel (8 anni invece di 1) con più informazioni e stime più efficienti;
  • il modello di stima coglierà l’andamento ciclico senza la necessità di predisporre ex-post specifici correttivi congiunturali (cd correttivi crisi);
  • una nuova metodologia di individuazione dei modelli organizzativi consentirà la tendenziale riduzione del numero, una maggiore stabilità nel tempo e assegnazione più robusta al cluster.

Al singolo contribuente saranno comunicati, attraverso l’Agenzia delle Entrate, il risultato dell’indicatore sintetico e le sue diverse componenti, comprese quelle che appaiono incoerenti. In questo modo il contribuente sarà stimolato ad incrementare l’adempimento spontaneo ed incentivato a interloquire con l’Agenzia delle Entrate per migliorare la sua posizione sul piano dell’affidabilità. Naturalmente, sarà essenziale la fase di affinamento e di condivisione con le Associazioni di Categoria della nuova metodologia di costruzione, al fine di valutare gli effetti in termini globali dei risultati sull’intera platea dei soggetti per cui si renderanno applicabili. Inoltre, è indispensabile che la prossima legge di bilancio contenga le conseguenti e necessarie modifiche normative ed anche l’atteso rafforzamento del sistema di premialità, destinato a ridurre la pressione fiscale sulle imprese più virtuose.

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