399 del 30.09.2016

Tutela dei dati personali. I limiti di controllo del datore di lavoro su mail ed internet
Il Garante per la protezione dei dati personali, con newsletter n. 419 del 15 settembre scorso, ribadisce che il monitoraggio massivo delle attività in internet (posta elettronica e navigazione web) dei propri dipendenti, sono in contrasto con il Codice della privacy e con lo Statuto dei lavoratori.

Il Garante sottolinea che il datore di lavoro deve cercare di privilegiare misure graduali, al fine di rendere assolutamente residuali i controlli più invasivi, legittimati solo in caso di individuazione di specifiche anomalie; è inoltre opportuno fornire agli utilizzatori della rete un’idonea informativa privacy, che non può limitarsi alla sola comunicazione al personale del Regolamento relativo al corretto utilizzo degli strumenti elettronici.

399_20160930